Nel 1947 Gaetano Salvemini ha settantaquattro anni e manca dall’Italia dal 1925, quando era stato costretto ad espatriare per le vicende giudiziarie legate al foglio clandestino antifascista «Non Mollare».
Nel decennio successivo vive la stagione da fuoruscito tra Londra e Parigi che lo rende un intellettuale cosmopolita. Poi, nel periodo statunitense, assume un ruolo centrale nel mondo accademico e culturale portando avanti la lotta al regime e non perdendo i legami con la situazione europea e italiana.
Il testo edito qui per la prima volta nella sua completezza è il resoconto dei primi due mesi di viaggio che Salvemini compie dal 15 luglio al 21 novembre del 1947 in Europa e in Italia.
La versione integrale dello scritto, accompagnata da una selezione di articoli salveminiani connessi al viaggio, è una fonte eccezionale per comprendere gli interessi che l’Autore coltiverà con il rientro in Italia, restituendo uno straordinario affresco di quel momento storico.
Mirko Grasso (1979), docente e storico, è socio della Fondazione Rossi-Salvemini e dell’Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia. Tra i suoi lavori in volume: Ernesto Rossi e il Sud Italia nel primo dopoguerra (2012); Costruire la democrazia. Umberto Zanotti Bianco tra meridionalismo ed europeismo (2015, segnalazione speciale al Premio Matteotti 2016); la riedizione di Mussolini diplomatico di Salvemini (2017); l’edizione critica degli scritti di Matteotti nel volume Il fascismo tra demagogia e consenso. Scritti 1922-1924 (2020, segnalazione speciale al Premio Matteotti 2021).