Bitonto 1913, folla al comizio di Gaetano Salvemini Nel 1913 si candidò alle elezioni politiche nei collegi di Bitonto e Molfetta quale candidato della Federazione dei contadini. Nella campagna elettorale affrontò i problemi che affliggevano le masse contadine del tempo: protezionismo, tassa sui fabbricati, analfabetismo, stato accentratore e militarista distante dai problemi della povera gente … Ma i metodi elettorali giolittiani ebbero ancora una volta la meglio e Salvemini non fu eletto, nonostante l’entusiasmo popolare che aveva suscitato la sua opera di propaganda sincera e coinvolgente. Durante una visita a Terlizzi poté sperimentare personalmente i metodi brutali dei “mazzieri” al soldo dei candidati governativi, allorquando fu oggetto di gravi minacce ed intimidazioni effettuate da alcuni malavitosi che sostenevano il candidato governativo.
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