Gaetano Salvemini in una fotografia antecedente la Grande Guerra 73 Allo scoppio della prima guerra mondiale, Salvemini e “L’Unità” si schierarono decisamente a favore di Francia e Gran Bretagna, condannando l’espansionismo militarista degli imperi centrali. Lo storico pugliese interpretò il conflitto come lo scontro epocale tra due sistemi politici: quello austro-germanico, autoritario, militarista, protezionista, e quello franco-britannico, liberal-democratico e liberista. L’Italia in nome degli ideali risorgimentali di libertà e di indipendenza dei popoli, doveva schierarsi a fianco dell’Intesa per battere una volta per tutte i regimi reazionari e imperialisti. -”Bisogna che questa guerra uccida la guerra”, scrive nell’agosto del 1914, auspicando che il conflitto ormai scatenato possa dar luogo a un equilibrio più stabile, basato sul rispetto delle nazionalità e dell’autodecisione e fondato sui principi di libertà e giustizia applicati ai rapporti fra i popoli.- [S. Bucchi, Introduzione a G. Salvemini, Dizionario delle idee, Roma, Nuova Iniziativa Editoriale, 2007, p. XXXII]
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