Salvemini ufficiale volontario durante la prima guerra mondiale Dopo l’entrata in guerra dell’Italia nel maggio 1915, Salvemini per coerenza con la sua posizione interventista, all’età di quarantadue anni partì volontario per il fronte del Carso, dove fu assegnato al 121° fanteria. Congedato nel dicembre 1915 a causa di gravi disturbi al sistema circolatorio e al fegato, ritornò a Firenze e riprese la pubblicazione de “L’Unità”. Sulle pagine del settimanale, affrontando il problema dei futuri assetti geopolitici, si pronunciò a favore di una pace democratica che rispettasse il diritto all’autodeterminazione per tutte le nazionalità oppresse, dello smembramento dell’impero asburgico e dell’alleanza italiana con i popoli slavi confinanti, che avrebbero ottenuto l’indipendenza.
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