Salvemini ospite del grande direttore d’orchestra Arturo Toscanini nella sua villa di Riverdale (New York) -E in America c’era Salvemini che bastava da solo, e solo non era, a onorare la cultura e il pensiero di un popolo che nei suoi figli migliori non piegava a lusinghe o a minacce- ( Eugenio Montale, citato in: Salvemini una vita per la libertà. Testimonianze e documenti. Roma, Movimento Salvemini, 1971, p. 94). Per contrastare la crescente propaganda fascista tra gli emigrati italiani e per orientare in senso antifascista anche l’opinione pubblica americana, Salvemini assieme ad altri antifascisti come Max Ascoli, Roberto Bolaffio, Giorgio La Piana, G.A. Borgese, Lionello Venturi fonda nel 1939 la Mazzini Society. In questo periodo diventa amico del grande direttore d’orchestra Arturo Toscanini, anche lui fiero oppositore antifascista, espatriato negli Stati Uniti nel 1931, in seguito all’aggressione fascista subita davanti al Teatro Comunale di Bologna perché si era rifiutato di eseguire con la sua orchestra il canto “Giovinezza”. -La Società Mazzini (…) – afferma Salvemini in un comizio tenuto a New York il 16 febbraio 1945 – è stata creata da cittadini e residenti di origine italiana che intendono rimanere fedeli alle tradizioni democratiche del Risorgimento italiano e alla Costituzione democratica degli Stati Uniti d’America. Essa rifiuta le dittature fasciste. Essa rifiuta le dittature comuniste. Essa si propone di partecipare alla lotta contro i regimi totalitari dovunque si siano impiantati e cerchino di penetrare.- [G. Salvemini, Socialismo riformismo democrazia. Antologia di scritti politici civili autobiografici. A cura di Enzo Tagliacozzo e Sergio Bucchi, Bari, Laterza, 1990, pp. 201-202]
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