Roma, 4 gennaio 1950: da sinistra Elena Carandini, Gaetano Salvemini, Darina e Ignazio Silone Alla fine degli anni Quaranta nel pieno dello scontro tra le forze clerico-conservatrici sotto la guida della D.C . da una parte e i partiti della sinistra marxista, dall’altra, Salvemini -auspica la formazione di una “terza forza”, intesa come federazione dei gruppi laici di centro-sinistra e di sinistra democratica (…) Abolizione delle leggi fasciste che violano la libertà religiosa, piani per l’istruzione popolare e per il rilancio dell’edilizia scolastica, nazionalizzazione dell’industria elettrica e dei telefoni,, abolizione del protezionismo siderurgico, riforma fondiaria, federazione europea: queste le misure su cui i laici dovrebbero impostare la propria azione, in difesa anzitutto dello Stato di diritto e delle libertà fondamentali, minacciate dall’offensiva clericale e dalla politica filosovietica del partito comunista.- [Sergio Bucchi, La vita e le opere, in: Gaetano Salvemini, Dizionario delle idee, Roma, Editori Riuniti, 2007, p. LIV]
Questo sito utilizza i cookies. Utilizzando il nostro sito web l'utente dichiara di accettare e acconsentire all’ utilizzo dei cookies in conformità con i termini di uso dei cookies espressi in questo documento. OKLeggi di più