L’economista Ernesto Rossi, nel corso sua audizione (16 gennaio 1963) alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla concorrenza, relativa all’industria del cemento, sostiene che le maggiori imprese del settore godono di un elevato potere di mercato e di notevoli margini di extra profitti, anche grazie alla politica di fissazione dei prezzi seguita dal CIP, offrendo una serie di suggerimenti di riforme istituzionali e di linee di politica economica atte a stimolare un maggiore grado di concorrenza.
L’audizione, come ci illustra il Linceo Alessandro Roncaglia, dell’Università “Sapienza” di Roma, presenta almeno quattro elementi tuttora di attualità:
-l’importanza di un quadro giuridico-istituzionale atto a favorire la concorrenza, tuttora realizzato solo in parte e in modo non del tutto soddisfacente;
-il metodo d’analisi, concreto, attento al retroterra storico e al paziente lavoro di raccolta di dati statistici e di informazioni;
-il tema dell’utilizzo delle imprese pubbliche come strumento di politica economica;
-la preferibilità di una politica della concorrenza basata su interventi discrezionali (decisi sulla base di approfonditi studi di settore) anziché su regole fisse indipendenti dal contesto.
Il contributo originale su RAI Economia è disponibile a questo link: http://www.economia.rai.it/articoli/roncaglia-sulla-testimonianza-di-ernesto-rossi-alla-commissione-parlamentare-sulla-concorrenza/31782/default.aspx